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Bukurìa Arbëreshe a Cosenza. Valorizziamo identità e unitarietà dell’arberia

Scritto da 19 maggio 2017 Nessun commento

Domenica 21 maggio il salotto della Città dei Bruzi sarà invaso gioiosamente dal popolo arbereshe della Provincia di Cosenza che colorerà il centro cittadino con le sue melodie tradizionali, i canti di tempi e posti lontani che ancora oggi, a distanza di secoli, rappresentano l’identità che rafforza il valore culturale della minoranza linguistiche che insiste nei nostri territori.

Bukurìa Arbëreshe – La bellezza italo albanese” si propone sicuramente in continuità con lo spirito delle Vallje ma si presenta come «momento – ha spiegato il protopresbitero Pietro Lanza – unico e singolare di visibilità unitaria dell’arberia, in un luogo che rappresenta tutto il territorio, capoluogo della Provincia». Vincenzo Tamburi, consigliere della Provincia di Cosenza, saluta con gioia la manifestazione promossa dalla Parrocchia “Santissimo Salvatore” di Cosenza che si pone nel solco della programmazione che guarda al centenario dell’Eparchia di Lungro che sarà celebrato nel 2019.

La manifestazione che ha ricevuto la benedizione di S.E. Monsignor Donato Oliverio, Vescovo di Lungro degli Italo – Albanesi dell’Italia continentale, ha visto fin da subito il sostegno della Provincia di Cosenza «attenta – ha specificato Tamburi – nella valorizzazione delle identità culturali, religiose e tradizionali del territorio che è chiamata ad amministrare sotto la guida politica del Presidente Franco Iacucci. Il sostegno ad iniziative di così alto valore impreziosiscono il contesto territoriale di cui siamo parte e rilanciano la bellezza di un comprensorio che ha molte chiavi di lettura, partendo dalla forza identitaria della sua gente che negli anni ha saputo costruire un melting pot di popoli che fa scuola di convivenza e integrazione al mondo intero».

Nel cuore di Cosenza sfileranno i gruppi di Acquaformosa, Cerzeto, Civita, Firmo, Frascineto, Lungro, San Basile, San Benedetto Ullano, San Cosmo Albanese, San Demetrio Corone, Santa Sofia d’Epiro e Vaccarizzo Albanese dalla nostra Provincia ed i vicini lucani di San Paolo Albanese ed i siciliani di Piana degli Albanesi. Un evento in continuità con le Vallje di Civita, Ejanina, Frascineto e San Basile e le rassegne di Firmo e San Benedetto Ullano e dopo la Primavera Italo – Albanese di Santa Sofia d’Epiro.

A sostegno della iniziativa hanno aderito con entusiasmo la FAA (Federazione Associazioni Arbëreshë ) e UNIARB (Unione Arberia), che raggruppano le associazioni culturali operanti nei Paesi Italo – Albanesi.

«Sono convinto – ha concluso Tamburi – che il patrimonio dell’arberia opportunamente conosciuto e valorizzato è davvero un marcatore identitario che può fungere da attrattore per i turismi esperienziali che sempre più si stanno affermando nella nostra Provincia e che canalizzano attenzione ed interesse verso la nostra Calabria. Per questo va pensata una formula che ne sappia integrare le proposte e strutturare tour promozionali ed educational rivolti anche alla stampa di settore che ne sappia rilanciare l’immenso valore culturale, storico e religioso».